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Channel: Segnalazioni – IntranetManagement
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Arriva l’Intranet Italia Day! (Milano, 4 ottobre 2018)

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Cari amici, lettori e intranet manager, è difficile per me spiegare quanto io sia felice per essere riuscito finalmente a organizzare nel nostro Paese un evento tutto dedicato alle intranet e rivolto alla vasta comunità di persone che in italia si occupa di questi progetti (comunicatori, designer, persone di HR, IT, redattori e così via).

Oggi, grazie all’aiuto di tanti amici finalmente abbiamo il nostro Intranet Italia Day, che si celebrerà il 4 ottobre a Milano.

Il programma dell’evento, che potete leggere sul sito, è davvero ricco e tocca dei temi credo molto importanti per il futuro delle intranet, della comunicazione interna e della trasformazione digitale delle aziende. Ecco gli interventi previsti (al momento):

Al pomeriggio ci sranno 4 workshop dedicati rispettivamente:

Durante la giornata, sarà possibile girovagare per l’expo che mostrerà:

Siccome anche l’occhio (e la bocca)  vuole la sua parte, la location è molto bella e lo chef è addirittura stellato.

Il tutto ad un costo che è stato ridotto di circa il 50% rispetto agli eventi analoghi in altre parti del mondo. Che dite, ci vidiamo lì?

Ecco il link per iscriversi.

Vi aspetto 🙂

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Diventare posterista all’Intranet Italia day: la scheda online per candidarsi

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Carissimi lettori, intranet manager e comunicatori, come potete immaginare siamo a pieno regime nell’orgnaizzazione dell’Intranet Italia Day, il primo evento italiano dedicato interamente alle intranet 🙂

Tra la verie cose stiamo raccogliendo adesione per completare gli speaker (è ancora libero uno slot) e i partecipanti alla sessione poster (per i dettagli  vi rimando al link specifico dedicato all call for poster della sessione poster expo).

Per facilitare la vita ai candidati abbiamo creato una scheda online da compilare dove le organizzazioni possono inserire i dati relativi al loro progetto intranet per consentirci di valutare la partecipazione come speaker/posterista.

Nella scheda dovrete inserire:

  • nome dell’organizzaziuone
  • numero di dipendenti raggiunti dalla intranet
  • tecnologie della intranet
  • obiettivi del progetto
  • caratteristiche rilevanti del progetto
  • modalità di coinvolgimento dei dipendenti
  • screenshot della home
  • eventuali altri sceeenshot

Vi ricordo che saranno ammessi  solo progetti che siano presentati dirattamente dalle aziende, e non dalle eventuali aziende di consulenza che hanno collaborato al progetto (le quali potranno ovviamente partecipare come ospiti): ebbene sì, vogliamo che vi esponiate in prima persona 🙂

Ecco il link alla scheda da compilare

Che dite, ci vogliamo provare? Aspettiamo le vostre proposte.

Un saluto e in bocca al lupo a tutti 🙂

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Psss, intranet manager, ma lo sai che c’è l’Intranet Italia Champions?

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Cari amici, comunicatori, intranet manager, lo aspettavate da tempo, lo avete chiesto in tanti e stavate scalpitando, lo sappiamo . Ed ora è finalmente arrivato: il premio italiano per i migliori progetti intranet è finalmente tra noi!

Lo abbiamo chiamato Intranet Italia Champions ed è rivolto a tutte le aziende italiane che abbiano realizzato un contenuto, una funzionalità, un’iniziativa di valore nelle proporia intranet e la vogliano condividere.

 

Ma di che si tratta esattamente?

L’intranet Italia Champions (IIC) è un riconoscimento annuale assegnato alle aziende che hanno implementato sulla propria Intranet una iniziativa, un contenuto, o una funzionalità innovativa e di successo per l’azienda e per i dipendenti. Idee, contenuti utili, innovativi o presentati in modo nuovo, iniziative coinvolgenti e partecipate, servizi utili e ben disegnati, funzionalità e applicazioni innovative e che hanno prodotto risultati importanti per l’azienda e per i dipendenti. L’intranet Italia Champions è promosso da Intranet Management, in collaborazione con Intra2 e Ariadne Digital.

 

Quante aziende vengono premiate?

Il premio riguarda nel complesso 13 aziende:

  • i 3 progetti migliori riceverano il premio 2019
  • i 10 progetti restanti he presentano elementi di interesse saranno inseriti  all’interno del report “Intranet Italia Champions 2019”, che verrà redatto a conclusione dell’iniziativa e che descriverà nel dettaglio i migliori progetti.

Ma che cosa viene premiato esattamente?

Il premio non riguarda un intero progetto intranet: la giuria internazionale dell’intranet Italia Awarde valuterà singole funzionalità, contenuti o servizi online che hanno fatto la differenza all’interno dell’organizzazione e della intranet, ad esempio:

  • Contenuti particolarmente utili, rilevanti, innovativi
  • Iniziative di particolare rilevanza che hanno coinvolto la popolazione aziendale in modalità partecipative
  • Funzionalità particolarmente innovative e realizzate con un design avanzato
  • Servizi particolarmente avanzati e utili per la popolazione aziendale e realizzati con un design avanzato

Per partecipare non è necessario presentare un grande progetto, basta anche un piccolo esempio di realizzazione all’interno della intranet: architettura dell’informazione, design, contenuti, progettazione, governance, funzioni social: in quale di questi ambiti ti sei cimentato? Per iniziare bastano un paio di screenshot.

 

È molto complicato partecipare?

Per niente! I candidati devono inviare entro il 30 aprile 2019 una mail all’indirizzo:

IIC@intranetitaliaday.it

Il resto lo trovate sulla pagina dell’iniziativa.

Ma quali sono i criteri di valutazione?

I progetti verranno valutati da un team di esperti italiani e stranieri composto da professionisti del design, dell’usabilità e dell’intranet management. Verranno presi in considerazione l’innovatività del progetto e del design, la capacità di rispondere ai bisogni dei dipendenti, il coinvolgimento dei dipendenti, i risultati ottenuti,

I dettagli li trovate sulla pagina dell’iniziativa.

Quanto tempo abbiamo per tutta questa faccenda?

Aspettiamo le vostre proposte dal 10 dicembre 2018 al 30 aprile 2019.

E cosa si vince?

I 3 vincitori del premio si aggiudicheranno:

  • il trofeo IIC 2019, che verrà consegnato durante l’Intranet Italia Day 2019;
  • una copia gratuita del Report IIC 2019 (redatto in italiano e inglese);
  • l’ingresso gratuito per 2 persone all’Intranet Italia Day 2019;
  • l’accesso gratuito alla piattaforma Intra2 di condivisione mondiale di screenshot ed esperienze intranet.

I progetti non vincenti ma ritenuti comunque interessanti saranno pubblicati nel Report IIC 2019 e le aziende coinvolte riceveranno:

  • una copia gratuita del report IIC 2019 (redatto in italiano e inglese);
  • l’ingresso gratuito per 1 persona all’IID 2019;
  • l’accesso gratuito per 3 mesi alla piattaforma Intra2 di condivisione mondiale di screenshot ed esperienze intranet.

 

Cari amici, non vi resta che collegarvi alla pagina dell’IIC per avere tutti i dettagli dell’iniziativa.

Futuri intranet champions, aspettiamo le vostre proposte!

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Intranet Italia Champions: arriva il report. Ecco le 8 tendenze 2019

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Cari amici e lettori del blog, forse ne avete già sentito parlare, ma insomma, finalmente siamo riusciti a creare, anche in Italia, un premio dedicato interamente ai progetti intranet 🙂

Ebbene sì, LIntranet Italia Champions (IIC) è un riconoscimento annuale assegnato alle aziende che hanno implementato sulla propria intranet un contenuto, un’iniziativa o una funzionalità innovativa e di successo per l’azienda e per i dipendenti.

Idee, contenuti utili, innovativi o presentati in modo nuovo, iniziative coinvolgenti e partecipate, servizi utili e ben disegnati, funzionalità e applicazioni innovative e che hanno prodotto risultati importanti per l’azienda e per i dipendenti.

I quattro progetti vincitori sono stati premiati nel corso dell’Intranet Italia Day del 10 e 11 ottobre a Milano (a propostito, vi siete già segnati in agenda la prossima edizione? Sarà il 15 e 16 ottobre, sempre a Milano).

Giacomo Mason All'Intranet Italia Day del 10 e 11 otobre, alle Stelline di Milano
Giacomo Mason All’Intranet Italia Day del 10 e 11 otobre, alle Stelline di Milano

Per questa prima edizione del Premio IIC, sono stati analizzati 29 case studies presentati da 24 aziende. Abbiamo individuato così alcune tendenze, ricorrenti nei progetti, che evidenziamo qui di seguito a beneficio di tutti i nostri lettori.

Le 8 tendenze del 2019 per le intranet

Possiamo identificare delle tendenze all’interno dei casi che si sono candidati per la Intranet Italia Champions 2019? In effetti possiamo incontrarne alcune, presenti anche in ambito internazionale, che si notano nei progetti che abbiamo potuto esaminare. Di seguito identifichiamo le principali.

1 – Formazione in prima linea

Sempre più spesso i progetti intranet presentano al loro interno delle aree dedicate alla formazione, particolarmente ben fatte, come ad esempio quelle di Rai, Angelini e Ferrero.

A volte si tratta di librerie di materiali, oppure di pillole video o di cataloghi di corsi, fino ad arrivare a vere e proprie piattaforme di e-learning integrate nella intranet. A volte, come nel caso di Fater, la formazione si configura come un “percorso” sulla intranet per acquisire nuovi skill necessari all’adozione di un nuovo modo di lavorare.

Il catalogo corsi della intranet di Rai (Rai academy)
Il catalogo corsi sulla intranet di Rai (Rai academy)

2 – L’arrivo delle APP

Sebbene la maggior parte delle aziende si approcci al tema della mobilità adottando versioni responsive delle intranet piuttosto che App (per vari motivi di ottimizzazione), cominciano ad affacciarsi progetti verticali di vere e proprie APP che, in molti casi, affiancano la intranet desktop (e responsive) per l’esecuzione di task e attività. È il caso, ad esempio, di Fastweb ma anche di Aboca.

La intranet APP di Aboca
La intranet APP di Aboca

3 – Personalizzazione spinta

Molti progetti intranet cominciano ad utilizzare in modo sofisticato le opzioni di personalizzazione dell’ambiente interno: link preferiti, widget, opzioni di filtro sono ormai moneta corrente nei progetti. E’ ad esempio il caso di Rai, Angelini, Ferrero, SUPSI e molti altri.

Un esempio di personalizzazione sulla intranet di Angelini
Un esempio di personalizzazione sulla intranet di Angelini

4 – Contenuti targhetizzati

La intranet si fa sempre più sofisticata e capace di arrivare a un pubblico di dipendenti diversificato sulla base delle diverse appartenenze di settore o di nazione. I progetti di IMA e di Ferrero, di Aeroporti di Bologna esprimono bene questa tendenza alla profilazione spinta per fornire contenuti pertinenti ed eliminare il “rumore”.

Contenuti targhettizzati nella intranet sugli schermi dell’aeroporto di Bologna
Contenuti targhettizzati nella intranet sugli schermi dell’aeroporto di Bologna

5 – Online e offline si incontrano

In molti casi la barriera tra offline e online si va assottigliando: molti progetti nascono online e finiscono “live” o viceversa, oppure semplicemente mostrano una grande cooperazione in queste due aree della comunicazione interna. Questa forte integrazione tra mondo fisico e mondo digitale è, forse, il tratto caratteristico dei progetti italiani rispetto ai progetti stranieri, e lo si nota ad esempio nei progetti di Poste Italiane, Tim, Banca Sella, Iren.

Progetto Valori in Banca Sella
Progetto Valori in Banca Sella

6 – Nuovi formati editoriali

Al di là di news e avvisi, le intranet cominciano a fornire contenuti multimediali di ottimo livello, sia audio che video, e iniziative editoriali sofisticate, come nel caso di Sky o di Generali Italia.

“Sfida l’esperto”, uno dei tanti format presenti sulla intranet di Sky
“Sfida l’esperto”, uno dei tanti format presenti sulla intranet di Sky

7 – Social diffuso

Gli elementi social, legati alle evoluzioni della rete negli ultimi anni, cominciano ad essere accettati con una certa naturalezza anche all’interno, dai commenti e like alle news (presenti ad esempio in Sky, Fastweb, Poste Italiane, Tim, fino ad arrivare a vere community fatte di gruppi di discussione e collaborazione, come nel caso di Fater o di Generali.

Il “social wall” di Generali
Il “social wall” di Generali

8 – Verso il digital workplace

Le aziende si stanno attrezzando sempre meglio per fare della intranet la porta d’accesso ad un ecosistema applicativo integrato, che sappia dialogare con i principali sistemi interni per realizzare un vero digital workplace e un’esperienza utente fluida ed efficace per i dipendenti. Una sfida importante, che è stata raccolta ad esempio da Rai, Istat e SUPSI.

La dashboard personale del dipendente in Rai
La dashboard personale del dipendente in Rai

I dettagli di tutti i casi, completi di screenshot e didascalie, sono contenuti nel Report IIC2019.


I criteri di valutazione

  • Innovatività dell’idea e del progetto nel suo complesso
  • Capacità di rispondere ai bisogni dei dipendenti
  • Innovatività nel design e rispetto degli standard internazionali di usabilità e user experience
  • Coinvolgimento dei dipendenti nella fase di analisi-progetto-realizzazione e tecniche di user centerd design
  • Risultati ottenuti, espressi in modo esplicito e verificabile

I vincitori

Le 4 aziende vincitrici della prima edizione della Intranet Italia Champions hanno creato, ciascuna nel proprio ambito, progetti di grande interesse sotto il profilo del design, dei contenuti o delle funzionalità intranet. ln una parola, dell’innovazione nella comunicazione interna.

Ecco i vincitori:

  • Angelini Group
  • Fastweb
  • RAI
  • Ferrero

La competizione è stata davvero interessante, i progetti che ci sono arrivati in gara erano tanti (29 casi da 24 aziende) e di ottima qualità: la nostra giuria, composta da professionisti italiani e internazionali ha avuto un compito molto difficile nella scelta dei progetti da premiare, con non pochi imbarazzi rispetto a chi includere tra i premiati e i citati.

Il momento della premiazione della intranet di Angelini
Il momento della premiazione della intranet di Angelini

I progetti menzionati

Oltre ai vincitori assoluti, la giuria ha selezionato altri 12 casi di grande interesse nelle diverse categorie del premio. Di seguito indichiamo le aziende e i progetti menzionati dalla nostra giuria, suddivisi per categoria:

Contenuti e iniziative

  • Gruppo Sella – Valori aziendali e logica multicanale
  • Generali Italia – Organigramma, social wall e web radio
  • IMA – Aree di settore e contenuti targettizzati
  • IREN – Progetto valori e video autoprodotti
  • Poste Italiane – La nazionale di calcio di Poste italiane
  • TIM – La campagna per l’inclusione

Applicazioni e servizi

  • Aboca – Una APP inclusiva per i dipendenti
  • Aeroporti di Bologna – Una intranet TV geolocalizzata
  • ISTAT – Gestione online delle prenotazioni HR

Social

  • Fater – Social intranet, gamification e social collaboration

Soluzioni di design

  • Sky Italia – Restyling, nuovi format editoriali e indice A-Z per la intranet
  • SUPSI – Un portale personalizzato per i collaboratori

La giuria

Composta da esperti di comunicazione e intranet italiani e internazionali; ecco la giuria della Intranet Italia Champions 2019:

Giacomo Mason

Consulente, fondatore Intranet Management

Elena Bogdanova

Intranet Consultant, founder at Rivelty.intranet

Mads Richard

Intranet and Digital Workplace Consultant and facilitator at Intra2

Alessandra Mazzei

Direttore, Centre Employee Relations and Comunications

Marco Stancati

Consulente, Docente di Comunicazione alla Sapienza

Martin White

Managing Director of Intranet Focus

I dettagli di tutti i casi, completi di screenshot e didascalie, sono contenuti nel Report IIC2019.

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Il lavoro da remoto, tra tormento ed estasi

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Un paio di segnalazioni, credo molto interessanti, mi danno modo di  parlare di un tema che, in questi giorni di smart working “spintaneo” per molte persone, credo sia pertinente.

Io ho iniziato a lavorare da casa nel 2006, dopo essermi licenziato da Alcatraz, e  non è stata una passeggiata. Stavo con due schermi nell’ingresso di casa mia, il tavolo era troppo stretto (come si vede nella foto) e ogni giorno dovevo motivarmi da solo.

C’era un po’ di solitudine, a volte anche un senso di abbandono, peraltro lo spazio era senza finestre, eravamo insomma molto lontani dall’idea agiografica del freelance (ne ho parlato nel 2010 in un post che è stato molto letto).

Giacomo mason lavoro da casa 2006
Io che lavoro da casa nel 2006 dopo essermi licenziato da un’azienda di 80.000 dipendenti
Il mio studio nel 2013. Stanza isolata, ampia, luminosa, spaziosa. Era la condizione ideale per lavorare da casa, ma continuavano ad esserci i problemi del senso di solitudine e dell’eccessiva ibridazione vita-lavoro

E allora qual è la situazione, al di là delle facili euforie che questo tema suscita in chi è costretto a timbrare il cartellino tutti i giorni?

La ricerca di Remote.Tool

Ci vengono in aiuto due indagini recenti. La prima è intitolata Lo stato del lavoro remoto 2020.

La ricerca è promossa da remote.Tools, una directory di tool per supportare il lavoro da remoto, directory peraltro molto interessante (promossa a sua volta da Flexiple, un marketplace di Freelance).

I risultati di questa indagine, svolta su 331 lavoratori da remoto (tra freelance e impiegati in azienda) sono i seguenti:

  • per la maggior parte, gli smart worker non tornerebbero indietro al lavoro di ufficio tradizionale;
  • la motivazione principale è la possibilità di lavorare in modo flessibile;
  • i problemi più grandi rimangono l’equilibrio tra lavoro e vita privata e la solitudine;
  • anche con la crescita degli spazi di co-working, i lavoratori remoti scelgono comunque di lavorare da casa;
  • nel lavoro a distanza probabilmente le persone lavorano più del dovuto;
  • le aziende stanno lentamente capendo che avere un’azienda remota al 100% è meglio dei team parzialmente remoti.
Le difficoltà più grandi: separare lavoro e vita privata e senso di solitudine

Riguardo al tema del rapporto lavoro-vita privata mi sembra di aver capito, anche facendo appello alla mia lunga vita da freelance successiva alla mia altrettanto lunga vita da dipendente, che così come si può scivolare lentamente nell’alcolismo, così si può scivolare, giorno dopo giorno, in una condizione di vita-lavoro senza confini che è forse l’aspetto più tangibile dell’attuale fase del capitalismo.

Lavoro o vita privata?

Un’altra cosa interessante della ricerca riguarda la coesione sociale e cosa la favorisce: il 34% dei rispondenti dichiara che il miglior metodo è creare canali digitali di scambi informali (ci avreste scommesso? Io no).

Per garantire la coesione dei team, i canali informali digitali (tipo macchinetta del caffè virtuale) vincono comunque su quelli fisici.

Ecco a tal proposito una citazione sul tema dei canali slack informali, presa dal report:

An aspect which helps people bond with each other is common interests. Building slack channels that cater to specific interests where people can interact with others sharing similar passions helps them to get to know one-another, while adding an extra dimension to their workday. In our survey, 34% of our respondents shared that such dedicated channels were the easiest and probably the best method to build culture.

“…things we have done where we find success at Invision and in my own team are: Channels in slack where people have certain interests. We have got about a few hundred at this point from cryptocurrency to NBA…..That’s actually how you can really have a like a socialisation of certain themes and things that you are interested in with other co-workers.

Scott Hanford, Director of Customer Acquisition at Invision

Consigli per gestire un team remoto

Vi suggerisco, nello stesso report, di dare un’occhiata anche ai consigli su come gestire un team remoto, e mi sembra che di questi tempi ce ne sia un gran bisogno.

I consigli riguardano 4 aree e svariate sotto-aree:

La ricerca di Buffer

Ben più consistente la ricerca di Buffer  sul lavoro remoto nel 2020. Questa survey ha coinvolto 3521 lavoratori da remoto, per lo più in Stati Uniti (47%) ma anche in Italia (1,1%, ovvero circa 35 rispondenti).

Anche in questo caso gli aspetti ritenuti positivi e quelli ritenuti negativi sono simili alla ricerca precedente.

Flessibilità e lavoro nomade sono i vantaggi più gettonati
Difficoltà di comunicaizone e solitudine sono i problemi principali

Ed ecco gli insight più rilevanti della ricerca

  • Chi non raccomanda il lavoro remoto fa parte di team divisi tra ufficio e remoto.
  • I lavoratori remoti sono più felici quando trascorrono più del 76% del loro tempo lavorando a distanza.
  • L’assenza di pendolarismo resta il più grande vantaggio per i lavoratori remoti.
  • Comunicazione, collaborazione e solitudine continuano ad essere le principali sfide per lavoratori e organizzazioni remote.
  • La maggior parte delle organizzazioni con lavoratori remoti non paga le spese mensili associate al lavoro a distanza.
  • La casa resta il posto di lavoro principale.

Credo che tutto questo ci dica quantomeno che siamo ancora molto lontani dall’aver trovato la formula magica che bilancia vantaggi e svantaggi del lavoro da remoto.

Quello che è certo è che dobbiamo tenerci lontani dagli impostori dell’euforia e della disillusione, perché lì non c’è mai la verità.

Sperimentiamo, andiamo avanti, non smettiamo di cercare i giusti tool, studiamo le migliori pratiche, non fermiamoci ai primi ostacoli, che certo ci saranno e proviamo a trovare il giusto equilibrio.

E’ il momento giusto per farlo.

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